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LO STRUMENTO: IL LINGUAGGIO

 

Lo strumento con cui si lavora è IL LINGUAGGIO.

Il coaching ontologico trasformazionale – sulla base del quale io opero -  si basa su un principio:

il linguaggio è azione, trasforma la realtà, ha una capacità generativa.

Modificando il nostro linguaggio, modifichiamo il nostro essere e anche le relazioni con gli altri.

Ogni atto del linguaggio implica un impegno con noi stessi, con l’altro e con gli altri.

 

Il coaching si definisce ‘l’arte di fare domande’.  Sono domande potenti, che aiutano il cliente ad esplorare in se stesso, attivare nuovi processi di pensiero, acquisire nuove consapevolezze, trovare nuove soluzioni.

Il coaching ontologico trasformazionale lavora con il cliente sui suoi:

  • pregiudizi

  • limiti di visione

  • conflitti interni ed esterni che lo bloccano

e lo stimola ad acquisire:

  • nuove abilità

  • responsabilità

  • una rotta per raggiungere il traguardo

     

     

     

     

     

     

     

     

     

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